L’isola di tufo

2021 - 2023

Nella primavera del 1941, sull’isola di Ventotene, fu redatto dai confinati politici Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi, il documento “Per l’Europa libera e unita: Progetto di Manifesto”. Conosciuto come il “Manifesto di Ventotene” l’opera è considerata uno dei testi fondanti dell’unione Europea. Quest’isola pontina del Mar Tirreno di soli 1,9 Km quadrati, un tempo rimasta disabitata, è oggi importante meta turistica di forte attrazione. Questa contrapposizione ritorna nelle sue caratteristiche e riemerge nelle sue continue trasformazioni.

La mia ricerca è rivolta ad un luogo naturale con una propria cultura e che ha resistito nel tempo e che il tempo erode. Meravigliosa e fragile Ventotene, soggetta a tragici episodi di crolli e frane che hanno visto coinvolti turisti e isolani. L’isola si sta sgretolando, il tempo è incredibilmente all’opera e fa da specchio ad un intima riflessione su me stesso, l’isolamento dell’uomo e la nostra solitudine. Sola e piccola, in confronto alla vastità delle acque che la circondano, l’isola sembra ferma nel tempo. Le lancette si muovono in modo diverso su questa terra come diceva Altiero Spinelli che, da buon orologiaio,si trovava continuamente a dover aggiustare l’orologio di Piazza Castello.

Qui mi domando in che direzione io stia andando. In che direzione sta andando l’Europa sognata dai confinati del 1941? Quest’interrogativo si riflette in tutti gli incontri e le storie che ho ascoltato dai Ventotenesi. Nel dialogo con l’altro e con me stesso ritorno ad essere “isola” e mi domando quanto questa erosione sia simbolo di movimenti che risuonano nel mio presente e nel presente dell’Europa di oggi. Tutto sembra sospeso come in una sorta di bolla dentro la quale persone, luoghi, passato e aspettative dialogano silenziosamente.